Chirurgia Plastica – Viso

Chirurgia estetica del viso

Il Dr. Lapalorcia esegue con maestria trattamenti orientati a ringiovanire il volto: lifting della faccia e del collo, chirurgia palpebrale ed oculoplastica, blefaroplastica, lifting della fronte, skin resurfacing. Inoltre esegue delicati interventi per correggere caratteristiche facciali non gradite al paziente: chirurgia estetica e funzionale del naso, chirurgia delle orecchie, aumento di volume di zigomi e mento mediante protesi o Lipofilling, aumento di volume di labbra e tessuti molli in genere utilizzando fillers come Restalyne®, Perlane®, Juvéderm® and Radiesse®, Belotero®.

Tipologie intervento

Servizi

VISO

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Minilifting

È un tipo di lifting della faccia descritto e popolarizzato negli ultimi anni in Europa per consentire un recupero più rapido. Rappresenta un buon compromesso tra efficacia del risultato e durata della convalescenza.

Il muscolo platisma non viene integralmente scollato e riposizionato indietro e in alto ma viene plicato con suture a lento riassorbimento con la medesima finalità. I tempi di recupero sono più brevi perché le incisioni sono ridotte, occultate dai capelli e lo scollamento è minore.

Questo intervento si svolge in un’ora circa in anestesia locale in abbinamento o meno ad altri interventi (Lipofilling volto, lipostruttura o liposuzione).

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Blefaroplastica

L’intervento di blefaroplastica superiore o inferiore si esegue con lo scopo di dare allo sguardo un aspetto ringiovanito, acceso e vivace. Si rimuove l’eccesso cutaneo di cute della palpebra superiore, si cerca di dare maggiore definizione alla forma dell’occhio facendo una resezione di muscolo orbicolare e una cantopessi per posizionare il canto laterale in posizione anatomicamente corretta, al di sopra del mediale.

La blefaroplastica inferiore può essere effettuata per via subciliare o transcongiuntivale (senza cicatrici cutanee) e attraverso la via subciliare si accede anche al midface con la possibilità di procedere a un riposizionamento del grasso orbitario che protrude dal septum orbitae e a una liberazione dell’arcus marginalis con lo scopo di correggere occhi scavati, borse e occhiaie ringiovanendo tutta l’orbita.

Questo intervento si svolge in un’ora circa in anestesia locale in abbinamento o meno ad altri interventi (lipofilling volto, lipostruttura o liposuzione).

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Rinoplastica

L’intervento di rinoplastica, consente di correggere i difetti morfologici e funzionali della piramide nasale. Se il paziente nella fase preoperatoria rivela al chirurgo una difficoltà respiratoria causata da un’ostruzione delle narici, verosimilmente anche il setto nasale può essere deviato e l’intervento prende il nome di rinosettoplastica.

Una manipolazione del setto con prelievo di cartilagine si rende quasi sempre necessaria nel caso in cui, anche in assenza di deviazione, è necessario avere del materiale da utilizzare come innesto per modificare l’architettura del naso.

Parliamo di architettura perché nella chirurgia rinologica moderna si considerano le caratteristiche anatomiche del naso molto diversamente da com’erano viste nel passato:

  • Si tende a non snaturare più il profilo delle persone dotate di un naso importante.
  • La punta deve avere una sua normale simmetria con il supratip e l’infratip (tip = punta) regolarmente posizionato.
  • La columella deve avere una buona capacità di supporto per poter sostenere la punta.
  • Il paziente dopo l’intervento “deve” respirare meglio dato che, in sede chirurgica, si ha l’opportunità, con minime manovre chirurgiche, di intervenire su setto e turbinati posto che, in fase preoperatoria, siano fatte le dovute diagnosi.
  • Eventuali “gobbe” devono essere attenuate o rimosse secondo la richiesta dei pazienti cercando di non lasciare irregolarità di superficie sul dorso nasale.

Per la sua posizione anteriore e centrale nel volto, il naso è il primo punto che viene illuminato dai raggi luminosi e la minima irregolarità o disarmonia viene percepita dal paziente e poi dalle persone che lo circondano pertanto occorre essere meticolosi nell’esecuzione dell’intervento, nella medicazione e nel follow-up postoperatorio del paziente.

La molteplicità delle razze che compongono la realtà demografica della nostra società, sta modificando le caratteristiche estetiche del naso “europeo” d’oggi.

Come tutti sappiamo il naso asiatico è diverso dal naso caucasico, negroide o mediterraneo e in ciascuna razza le caratteristiche strutturali (ossa e cartilagine) di superficie (spessore, colore, livello di idratazione e sebaceità della pelle) possono variare molto.

Questo è il concetto di rinoplastica etnica che il chirurgo di oggi deve conoscere in quanto l’esame obiettivo del paziente affetto da dimorfismo nasale deve essere completo e accurato per poter poi adattare l’intervento chirurgico.

L’approccio alla chirurgia del naso si distingue in aperto (incisioni interne e transcolumellare esterna-visibile) o chiuso (incisione interna di tipo marginale-intracartilaginea e intercartilaginea). Non c’è un approccio migliore dell’altro essendo i risultati dipendenti dall’abilità del chirurgo. Un buon chirurgo avrà dei buoni risultati con qualsiasi tecnica. Si tenga presente che il lavoro di preparazione del paziente va fatto prima dell’intervento nel corso dei colloqui preoperatori in cui si valutano le attese, si percorrono le tappe del periodo postoperatorio e s’ illustrano i punti di forza e le potenziali complicanze del dopo.

L’ausilio di una fotografia professionale e di simulazioni di tipo analogico o digitale sono oggi uno strumento che consente di visualizzare con buona approssimazione quello che sarà il risultato finale.

Posso soltanto aggiungere che il mio approccio varia a seconda del paziente e del tipo di lavoro da svolgere. In casi di rinoplastica secondaria, cioè quando la persona è già stata operata, può essere conveniente avere una visualizzazione completa delle strutture cartilaginee nasali conseguibile solo con la tecnica aperta, cosa che ci consente di praticare delicate manovre chirurgiche necessarie al ripristino di forma, armonia, funzione e simmetria.

Davanti alla frequente richiesta di un ritocco minimo su un naso pressoché perfetto si può utilizzare un approccio chiuso ad invasività ridotta, ma non bisogna sottovalutare la difficoltà di soddisfare un paziente che potrebbe avere delle aspettative sicuramente più elevate. L’intervento si svolge normalmente in anestesia generale e ha una durata di 90 minuti.

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Lipofilling & lipostruttura del volto

Con il termine lipostruttura si intende il prelievo di una certa quantità di grasso da determinate zone del corpo dove questo è presente in eccesso ed il suo trapianto, una volta opportunamente purificato, in altre zone del viso (ma anche del corpo) allo scopo di correggere rughe, solchi o depressioni cicatriziali. Tale tecnica chirurgica di uso consolidato da decenni ormai è diffusa e comunemente praticata da chirurghi plastici in tutte le parti del mondo. Le sedi di prelievo più classiche sono la regione addominale, i glutei e le cosce per ovvie ragioni di distribuzione del tessuto adiposo nel corpo umano.

A seconda delle necessità è intuitivo che questo tipo di intervento si abbina naturalmente all’intervento di liposuzione o liposcultura che ha lo scopo di rimuovere le adiposità localizzate in eccesso e di scolpire certi aspetti del corpo dietro specifica richiesta del paziente. La tecnica di prelievo e purificazione deve essere effettuata in maniera rigorosa utilizzando di cannule atraumatiche che danneggiano il minor numero di cellule adipose possibile qualora le cellule adipose debbano essere trapiantate.

La presenza di cellule staminali nel lipoaspirato (ASC adipose derived stem cells) è stata ampiamente documentata in studi scientifici ed esistono numerose metodologie per concentrare questo tipo di cellule “rigeneranti” nel materiale adiposo. L’evoluzione del lipofilling (termine inglese con cui viene definita tale tecnica) si basa sulle tecniche di preparazione del tessuto adiposo da iniettare che viene prima filtrato e poi centrifugato per eliminare la componente superflua (olio, siero e sangue) dal lipoaspirato cercando di concentrare la componente cellulare. Nelle tecniche di iniezione abbiamo invece assistito ad un affinamento delle tecniche iniezieno ( nano fat graft e micro lipofilling ) in cui con microcannule da 0.7, 0.8 o da 0.9 mm si riesce a infiltrare la regione palpebrale e orbitaria, il contorno della bocca, la regione zigomatica e i solchi naso genieni minimizzando le complicazioni come la formazione di noduli, granulomi e irregolarità nonostante, in dette zone lo strato epidermico sia particolarmente sottile.

Le cellule trapiantate svolgono in questo modo la loro azione portando volume e ristrutturando in maniera naturale i tessuti trattati. La nascita di tale tecnica avviene in chirurgia ricostruttiva dove viene molto utilizzata per trattare esiti di ustioni, cicatrici depresse e deturpanti di regioni come la mammella ricostruita dopo mastectomia o depressioni create nel corso di pregressi interventi di liposuzione eseguiti troppo superficialmente o in maniera aggressiva. Da qui è stata gradualmente utilizzata anche nella chirurgia estetica del corpo per aumentare i glutei, ingrandire o ricostruire il seno fino ad essere utilizzata anche sui genitali femminili e maschili che sono le aree più delicate da trattare. L’intervento si svolge nella quasi totalità dei casi in anestesia locale e in ogni caso con assistenza anestesiologica. Il risultato è stabile nel tempo perché le cellule trapiantate acquisiscono una nuova propria vita nel tessuto dove sono state inoculate diversificandosi mediante l’azione di fattori di crescita specifici. Il vantaggio rispetto ai comuni filler a base di acido ialuronico è che i risultati sono più stabili nel tempo e che il materiale da iniettare è abbondantemente disponibile nel corpo umano.

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Malaroplastica

L’aumento di volume degli zigomi viene fatto mediante l’inserimento di impianti zigomatici in silicone o mediante il Lipofilling della regione malare. I volumi di tessuto adiposo innestati devono evidentemente essere commisurati al risultato sperato. Nel Lipofilling aggressivo si possono arrivare ad impiantare fino a 12-15 cc di grasso centrifugato per emivolto.

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Lifting della faccia e del collo

Il volto di una donna è la sua caratteristica più evidente e racconta una storia: deve essere mantenuta e goduta anche quando i segni del tempo iniziano a farsi sentire. Questo non significa rimuovere e spianare ogni ruga in superficie ma riportare nella loro sede   anatomica naturale le strutture muscolari e sottocutanee  della faccia. L’invecchiamento facciale non è solo di tipo cutaneo.

Aree di adesione ai piani profondi ossei determinano congiuntamente con l’effetto della forza di gravità, il fotoageing e la disidratazione dei tessuti le caratteristiche del volto invecchiato che sono:

  • guance cadenti con solchi nasolabiali pronunciati e non più correggibili con fillers e lipostruttura
  • lassità cutanea a livello dell’angolo della mandibola
  • bande di platisma anteriormente nel collo

La procedura chirurgica che propongo di solito per il massimo  ringiovanimento del volto è un lifting non cutaneo ma di natura muscolare (CPMS complete plathysmal muscle suspension): si identifica il muscolo facciale platisma che ha una forma nastriforme che perde consistenza con l’età e si riporta in posizione posteriore e superiore secondo dei vettori contrari alla gravità.

Questo consente di dare definizione all’angolo mandibolare e al collo, riposizionare la regione zigomatica e le guance, ridurre il doppio mento e le bande di platisma. La convalescenza da questo tipo di intervento viene ridotta al minimo preparando il paziente preoperativamente, utilizzando farmaci come l’arnica che riducono gonfiore e infiammazione, e utilizzando una meticolosa tecnica chirurgica e medicazioni contenitive specifiche.

Le cicatrici vengono occultate nel cuoio capelluto, dietro al trago e posteriormente nella regione mastoidea. La durata   dell’intervento è di circa 3 ore se eseguito congiuntamente all’intervento di blefaroplastica.

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Interventi combinati

Per ottimizzare i tempi di recupero e per ridurre il costo di sala operatoria per procedura il Dr. Lapalorcia propone ed esegue agevolmente anche procedure combinate. Blefaroplastica superiore, liposuzione, lipofilling e lipostruttura sono le procedure che meglio si abbinano ad altri interventi potenzialmente più lunghi e delicati perché si eseguono in tempi relativamente brevi non appesantendo il lavoro del chirurgo.

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